Domanda di
disoccupazione NASPI:
cos’è e come funziona? In questo
articolo forniremo ai lettori una guida completa ed aggiornata alla NASPI con
tutto quello che c’è da sapere.
La domanda di disoccupazione NASPI è una
prestazione economica, istituita lo scorso anno, che sostituisce la precedente
indennità di disoccupazione denominata «Associazione Sociale per l’Impiego»
o semplicemente ASpI.
Naspi è l’acronimo di “Nuova
Assicuazione Sociale per l’Impiego” e viene erogata, su domanda, ai
lavoratori dipendenti che abbiano perduto l’occupazione (la NASPI non viene concessa
ai lavoratori dimissionari).
Ecco la guida completa ed aggiornata
alla NASPI con soggetti beneficiari, esclusi, requisiti, importi e modalità di
calcolo.
Naspi 2016: come funziona?
La Naspi, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, funziona
come ammortizzatore sociale su domanda del lavoratore rimasto disoccupato. Come detto in precedenza,
la Naspi è prevista in favore esclusivo dei lavoratori che rimangono
disoccupati per motivi indipendenti dalla propria volontà. Ciò significa che la
Naspi non può essere concessa al lavoratore che presenta le dimissioni
volontarie.
Naspi : soggetti beneficiari e soggetti esclusi
La Naspi 2016 è destinata a tutti i
lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. Ecco i soggetti
beneficiari della Naspi:
- gli apprendisti;
- i soci lavoratori di cooperative con rapporto di
lavoro subordinato;
- il personale artistico con rapporto di lavoro
subordinato;
- i dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche
Amministrazioni.
Rimangono fuori dall’indennità i
seguenti soggetti esclusi dal beneficio della Naspi:
- i dipendenti a tempo indeterminato delle
pubbliche amministrazioni;
- gli operai agricoli a tempo determinato e
indeterminato;
- i lavoratori extracomunitari con permesso di
soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica
normativa.
Potranno beneficiare della Naspi anche i
soggetti che hanno presentato le dimissioni per giusta causa e
coloro che hanno risolto consensualmente il rapporto di lavoro nell’ambito della
procedura di cui all’articolo 7 della legge 1 5 luglio 1966, n . 604, come
modificato dall’articolo 1, comma 40 ,della legge n. 92 del 2012.
Naspi: quali sono i requisiti?
Per poter usufruire della Naspi, i soggetti disoccupati devono aver
maturato i seguenti requisiti:
- stato di disoccupazione involontario
- il requisito contributivo ovvero
il lavoratore deve poter far valere, nei quattro anni precedenti l’inizio
del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione;
- il requisito lavorativo, nel senso che
il lavoratore deve poter far valere trenta giornate di lavoro effettivo, a
prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono
l’inizio del periodo di disoccupazione.
Naspi: durata
La durata della Naspi varia
in base alla storia contributiva di ogni soggetto e potrà arrivare a un massimo
di 24 mesi per chi ha lavorato negli ultimi 4 anni, scendendo fino a 18 mesi
alla data 1°gennaio 2017.
Andando nei particolari, la durata
massima prevista è pari alla metà delle settimane coperte da contribuzione nei
quattro anni precedenti il giorno di perdita del lavoro.
Dal conteggio vengono esclusi i periodi
che hanno già causato l’erogazione delle altre indennità di disoccupazione.
Ricordiamo che per gli eventi di
disoccupazione che si verificheranno dall’1.1.2017, la durata della prestazione
non potrà superare le 78 settimane.
Naspi: importo e calcolo
Per quanto riguarda l’importo mensile
dell’indennità, esso viene calcolato dividendo il totale delle retribuzioni
imponibili ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni per il numero di settimane
di contribuzione. Il quoziente viene infine moltiplicato per il numero 4,33.
Ricordiamo che il calcolo delle
retribuzioni si basa sia sugli elementi continuativi che su quelli non
continuativi, oltre che in base alle mensilità aggiuntive.
Nel caso in cui la retribuzione mensile
risultante dall’operazione fosse pari o inferiore, per il 2015 all’importo di
1195 euro mensili, l’importo della Naspi sarà determinato in misura pari al 75%
della retribuzione stessa.
Se invece, l’importo della retribuzione
mensile fosse superiore ai 1195 euro mensili, al 75% sopra descritto, verrà
aggiunto un importo pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e
il predetto importo.
In tutti i casi, l’importo massimo
mensile per la Naspi non potrà superare i 1300 euro, rivalutato annualmente
sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le
famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell’anno precedente.
Lo stesso massimale di 1195 euro sarà
soggetto a rivalutazione annuale.
Inoltre, a decorrere dal primo giorno
del quinto mese di fruizione dell’indennità, l’importo della naspi verrà
ridotto progressivamente del 3% al mese a partire dal primo giorno del quarto
mese di fruizione.
Naspi: come fare domanda?
La domanda per l’ottenimento della Naspi
può essere inoltrata attraverso tre modalità:
- Email, all'indirizzo cndlrende@gmail.com
- WEB: servizi telematici accessibili
direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale
dell’Istituto;
- Contact Center integrato INPS – INAIL: n. 803164
gratuito da rete fissa oppure allo 06164164 da rete mobile;
- Enti di Patronato: attraverso i servizi
telematici offerti dagli stessi.
Termine di presentazione della domanda
per la Naspi
La domanda deve essere presentata entro
il termine di decadenza di sessantotto giorni, che decorre:
- dalla
data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro.
Naspi: Documenti necessari
1.
Documento di identità in corso di validità
2.
Mandato di Patronato
3.
Copia Lettera/contratto di assunzione
4.
Dichiarazione immediata disponibilita' lavorativa
rilasciata dal Centro per l'Impiego
5.
Lettera di Licenziamento
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