domenica 11 dicembre 2016

INDENNITA' DI DISOCCUPAZIONE : NASPI





Domanda di disoccupazione NASPI: 
cos’è e come funziona? In questo articolo forniremo ai lettori una guida completa ed aggiornata alla NASPI con tutto quello che c’è da sapere.
La domanda di disoccupazione NASPI è una prestazione economica, istituita lo scorso anno, che sostituisce la precedente indennità di disoccupazione denominata «Associazione Sociale per l’Impiego» o semplicemente ASpI.
Naspi è l’acronimo di “Nuova Assicuazione Sociale per l’Impiego” e viene erogata, su domanda, ai lavoratori dipendenti che abbiano perduto l’occupazione (la NASPI non viene concessa ai lavoratori dimissionari).
Ecco la guida completa ed aggiornata alla NASPI con soggetti beneficiari, esclusi, requisiti, importi e modalità di calcolo.
Naspi 2016: come funziona?
La Naspi, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, funziona come ammortizzatore sociale su domanda del lavoratore rimasto disoccupato. Come detto in precedenza, la Naspi è prevista in favore esclusivo dei lavoratori che rimangono disoccupati per motivi indipendenti dalla propria volontà. Ciò significa che la Naspi non può essere concessa al lavoratore che presenta le dimissioni volontarie.
Naspi : soggetti beneficiari e soggetti esclusi
La Naspi 2016 è destinata a tutti i lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. Ecco i soggetti beneficiari della Naspi:
  • gli apprendisti;
  • i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
  • il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • i dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni.
Rimangono fuori dall’indennità i seguenti soggetti esclusi dal beneficio della Naspi:
  • i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
  • i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa.
Potranno beneficiare della Naspi anche i soggetti che hanno presentato le dimissioni per giusta causa e coloro che hanno risolto consensualmente il rapporto di lavoro nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7 della legge 1 5 luglio 1966, n . 604, come modificato dall’articolo 1, comma 40 ,della legge n. 92 del 2012.
Naspi: quali sono i requisiti?
Per poter usufruire della Naspi, i soggetti disoccupati devono aver maturato i seguenti requisiti:
  • stato di disoccupazione involontario 
  • il requisito contributivo ovvero il lavoratore deve poter far valere, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione;
  • il requisito lavorativo, nel senso che il lavoratore deve poter far valere trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.
Naspi: durata
La durata della Naspi varia in base alla storia contributiva di ogni soggetto e potrà arrivare a un massimo di 24 mesi per chi ha lavorato negli ultimi 4 anni, scendendo fino a 18 mesi alla data 1°gennaio 2017.
Andando nei particolari, la durata massima prevista è pari alla metà delle settimane coperte da contribuzione nei quattro anni precedenti il giorno di perdita del lavoro.
Dal conteggio vengono esclusi i periodi che hanno già causato l’erogazione delle altre indennità di disoccupazione.
Ricordiamo che per gli eventi di disoccupazione che si verificheranno dall’1.1.2017, la durata della prestazione non potrà superare le 78 settimane.
Naspi: importo e calcolo
Per quanto riguarda l’importo mensile dell’indennità, esso viene calcolato dividendo il totale delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni per il numero di settimane di contribuzione. Il quoziente viene infine moltiplicato per il numero 4,33.
Ricordiamo che il calcolo delle retribuzioni si basa sia sugli elementi continuativi che su quelli non continuativi, oltre che in base alle mensilità aggiuntive.
Nel caso in cui la retribuzione mensile risultante dall’operazione fosse pari o inferiore, per il 2015 all’importo di 1195 euro mensili, l’importo della Naspi sarà determinato in misura pari al 75% della retribuzione stessa.
Se invece, l’importo della retribuzione mensile fosse superiore ai 1195 euro mensili, al 75% sopra descritto, verrà aggiunto un importo pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo.
In tutti i casi, l’importo massimo mensile per la Naspi non potrà superare i 1300 euro, rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell’anno precedente.
Lo stesso massimale di 1195 euro sarà soggetto a rivalutazione annuale.
Inoltre, a decorrere dal primo giorno del quinto mese di fruizione dell’indennità, l’importo della naspi verrà ridotto progressivamente del 3% al mese a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione.
Naspi: come fare domanda?
La domanda per l’ottenimento della Naspi può essere inoltrata attraverso tre modalità:
  •  Email, all'indirizzo cndlrende@gmail.com
  •  WEB: servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN attraverso il portale dell’Istituto;
  • Contact Center integrato INPS – INAIL: n. 803164 gratuito da rete fissa oppure allo 06164164 da rete mobile;
  • Enti di Patronato: attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Termine di presentazione della domanda per la Naspi
La domanda deve essere presentata entro il termine di decadenza di sessantotto giorni, che decorre:
  • dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro. 
Naspi: Documenti necessari
1.     Documento di identità in corso di validità
2.     Mandato di Patronato
3.     Copia Lettera/contratto di assunzione 
4.     Dichiarazione immediata disponibilita' lavorativa rilasciata dal Centro per l'Impiego
5.     Lettera di Licenziamento
Contattaci per maggiori info al numero 0984839390



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