È definitivo: oggi è finalmente entrato in vigore il decreto [1] che ha disposto lo slittamento dell’Imu al 16 settembre, sopprimendo il pagamento di giugno. Diciotto milioni di proprietari potranno, dunque, tirare un sospiro di sollievo. La sospensione riguarda le prime case, i terreni agricoli e l’edilizia sociale. È stato congelato anche l’acconto per i fabbricati rurali. Sono esclusi dallo “stop” gli immobili di “pregio”.
Chi ha già pagato l’Imu di giugno con la compensazione sul 730, dovrà correggere il modello entro il 31 maggio.
Entro luglio, il Governo dovrà approvare la riforma complessiva del fisco immobiliare: se non sarà così, il prossimo 16 settembre i cittadini non solo dovranno pagare l’acconto sospeso di giugno, ma anche quello successivo: un’arma a doppio taglio per i contribuenti, che potrebbero vedersi costretti a pagare, tutto ad una volta, un importo eccessivamente elevato.
[1] DL n. 54/2013, pubblicato in Gazz. Uff. n. 117/13.
Laleggepertutti
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