L'assemblea condominiale è il luogo in cui si svolge la vita democratica condominiale, il luogo in cui la volontà condominiale prende forma e il consiglio condominiale decide il futuro del proprio stabile. Organo sovrano della vita condominiale e luogo di interessi economici e di attriti tra condomini, l'assemblea raramente sembra essere svolta ordinatamente in tutte le sue fasi così come prevede il codice civile.
Per preparare i condomini alla vita assembleare, specialmente di quelli che vi si affacciano per la prima volta, riassumeremo brevemente in dieci sintetici punti come dovrebbe svolgersi la perfetta riunione di condominio.
- Accoglienza: è prassi attendere per la nomina di Presidente e Segretario 20 minuti oltre l'orario stabilito sulla convocazione assembleare per permettere a chi è rimasto imbottigliato nel traffico di giungere e prendere parte alla votazione.
- Nomina del Presidente : votato per scelta diretta rigorosamente tra i condomini. L'amministratore infatti non può presiedere l'assemblea. Il presidente successivamente designa il suo Segretario che in via eccezionale e se presente all'adunanza può essere l'amministratore
- Conteggio dei presenti e formazione della maggioranza: il presidente coadiuvato dal segretario prende nota dei presenti e delle deleghe e fa il conteggio dei millesimi per la formazione della maggioranza.
- Redazione del verbale: il segretario dietro indicazioni del presidente redige il verbale per la rituale apertura dell'assemblea.
- Trattazione dei punti all'ordine del giorno: Questa è la fase più concitata dell'assemblea, dove è molto facile che si perda il controllo della situazione e si rischia di divagare su argomenti che sono estranei all'ordine del giorno. Il presidente espone ogni singolo argomento all'ordine del giorno e da qui in avanti si da inizio alla alla discussione vera e propria. I condomini discutono con il il presidente, chiedono informazioni e aggiornamenti all'amministratore e si consultano tra di loro per giungere alla delibera finale. Contemporaneamente il segretario redige il verbale dietro direttive del presidente e prende nota di tutte le dichiarazioni dei singoli condomini.
- Votazione e delibera assembleare: una volta esaurita la discussione su ogni singolo argomento, e trascritte le dichiarazioni dei condomini, il presidente chiama i presenti ad esprimere il proprio voto che verrà trascritto sul verbale per l'approvazione o la non approvazione del singolo punto all'ordine del giorno. Il voto può essere espresso per alzata di mano o per nominativo con la formula Contrari - Favorevoli - Astenuti e conteggiato in base ai millesimi di proprietà. Conteggiati i millesimi votanti, si passa alla delibera riportata sul verbale assembleare riportando votazione, numero dei votanti favorevoli, numero dei votanti contrari e numero dei votanti astenuti. L'assemblea approva/non approva
- Trattazione di Varie ed Eventuali: è riportato in ogni convocazione assembleare come ultimo punto all'ordine del giorno e questo punto non ha carattere deliberativo. Una volta terminata la trattazione e la votazione dei punti all'ordine del giorno, i condomini approfittano della quiete ritrovata per esporre alcune problematiche comuni del condominio, fare segnalazione all'amministratore e proporre un argomento che verrà trattato nella successiva assemblea condominiale.
- Rilettura del verbale ai presenti: il segretario rilegge quanto riportato sul verbale affinché i condomini siano certi che quanto deliberato sia effettivamente espressione della loro volontà.
- Chiusura del verbale: il presidente procede alla rituale formula di chiusura del verbale, riportando l'esaustività dell'argomentazione dei punti all'ordine del giorno da parte dei condomini, l'orario di chiusura dell'assemblea apponendo sul verbale e sui relativi allegati al verbale la propria firma e quella del segretario. Non sono necessarie altre firme, il presidente e il segretario nominati di volta in volta sono coloro che si fanno portavoce della volontà assembleare.
- Saluti e ringraziamenti: ora è finalmente tempo di rilassarsi in quanto l'assemblea è conclusa e ci si può abbandonare a qualche sorriso salutandosi e dandosi appuntamento alla prossima assemblea.
L'unico consiglio che possiamo dare è quello di avere un approccio all'assemblea di condominio il più distaccato possibile e di non lasciarsi trascinare dall'emotività, poiché spesso l'emotività fa si che l'assemblea da luogo di democrazia e discussione diventi luogo di anarchia e aggressione verbale. Ci auguriamo vivamente che tutto ciò non avvenga, ma come sempre questo è solo questione di buonsenso.
Ivan Toscano - Casa & Condominio
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